Gigi Riva se n’è andato, insieme a lui se ne va anche un calcio fatto di gol, onore e correttezza. Il più grande bomber della Nazionale.

Gigi-Riva-1024x576 Gigi Riva, morto il più forte attaccante azzurro

Gigi Riva, il più grande bomber della Nazionale italiana

Gigi Riva, alias Rombo di Tuono, resterà per sempre il più grande attaccante azzurro. Al suo attivo ben 35 reti, la maglia numero 11 dello scudetto del Cagliari del 1970. L’ex calciatore e presidente onorario del Cagliari, è morto oggi, 24 gennaio, dopo essere stato ricoverato domenica all’ospedale Brotzu di Cagliari, reparto di cardiologia, a causa di un infarto. In assoluto Riva è stato il capocannoniere della Nazionale, campione irripetibile che ancora nessuno è riuscito a superare. Dal 2019 era presidente onorario del Cagliari calcio, aveva compiuto 79 anni il novembre scorso.

Il record di gol segnati in nazionale

Uomo molto mite, riservato e schivo, viveva nel centro di Cagliari e negli ultimi anni aveva molto ridotto anche le sue passeggiate nelle vie del centro sardo. Gigi Riva è considerato il più forte attaccante azzurro del dopo guerra, ma non solo. Infatti, ancora oggi, Gigi Riva detiene il record di gol segnati in nazionale: 35 con 42 presenze, una media mai vista, ossia di 0,83 gol a partita.

bomber-gigi-riva Gigi Riva, morto il più forte attaccante azzurro

Da Mattarella a Dino Zoff, l’inchino per Gigi Riva

Sia il mondo della politica che quello dello sport esprimono cordoglio. I messaggi di cordoglio nel giro di pochi minuti dalla notizia della morte di Riva sono moltissimi e continuano ad arrivare. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime “Autentico dolore” per tutti gli italiani e aggiunge: “I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio“, poi il cordoglio ai familiari del grande campione. Anche Giorgia Meloni sotto la foto di Riva scrive: “Ci lascia un grande sportivo che ha segnato la storia del calcio e della nostra Nazionale. Che la terra ti sia lieve, campione“. Il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, scrive: “Molto di più di rombo di tuono, piangiamo l’uomo, il professionista. Rappresentava un calcio di altri tempi“, ha detto. Numerosi gli altri commenti e saluti da moltissimi personaggi politici e sportivi.

Il dolore di Dino Zoff: Zoff: “Tristezza infinita, perdo un grandissimo amico”

Dino Zoff è molto commosso mentre parla con l’ANSA, e in merito alla scomparsa di Riva afferma: “Per me era davvero un amico. Lui, come me, non era uno molto aperto ma era chiaro e sapevi sempre con chi avevi a che fare. era una persona squisita“. L’ex portiere aggiunge: “Provo una tristezza infinita, è una grossa perdita, per me anche di un grande amico. A Gigi mi legano tante cose, abbiamo fatto il servizio militare assieme, poi vincemmo gli Europei del 1968 e abbiamo continuato con le altre nazionali, fino al 2000 quando io ero il ct e lui era dirigente. Avevamo un grande rapporto, era impossibile non essergli amico”. Giancarlo De Sisti, con voce rotta e dolore ricorda: “Era come un dio greco che per molti di noi, non soltanto per i ragazzini dell’epoca, era un mito. E’ difficile da commentare. Ho avuto la fortuna di giocare insieme a Gigi, di ammirarlo da vicino. Era un giocatore che ti faceva partire avvantaggiato, un ragazzo perbene che parlava poco, tanti fatti e parole poche”. Tutto il mondo del calcio italiano è in lutto. Oggi se n’è andato un monumento nazionale per questo sport. Un uomo straordinario, un incredibile fuoriclasse che con il suo talento e capacità, ha dato voce al senso di appartenenza per il suo Paese portando ovunque l’orgoglio di essere italiano.