Goodbye Julia, diretto da Mohamed Kordofani, esplora temi complessi come le bugie, la colpa e la sorellanza, raccontando una storia toccante ambientata sullo sfondo di un Sudan diviso tra Nord e Sud
Tra menzogne, senso di colpa e legami femminili nel film di Mohamed Kordofani
Goodbye Julia, diretto da Mohamed Kordofani, esplora temi complessi come le bugie, la colpa e la sorellanza, raccontando una storia toccante ambientata sullo sfondo di un Sudan diviso tra Nord e Sud. Al centro della narrazione vi sono due donne provenienti da realtà profondamente diverse, ma i cui destini si intrecciano in modo drammatico a causa di un tragico incidente.
Il film affronta con delicatezza le tensioni sociali e politiche del paese, mettendo in luce le difficoltà e i pregiudizi che separano le due protagoniste. Tuttavia, nonostante le differenze culturali e personali, tra di loro nasce un legame profondo, fatto di segreti, rimorsi e speranze condivise. L’opera si distingue per la sua capacità di raccontare non solo un conflitto esterno, ma anche una lotta interiore, quella delle donne che cercano di trovare il proprio posto in un mondo frammentato.
Le tematiche della colpa e del perdono si mescolano con quelle della complicità femminile, offrendo allo spettatore un ritratto emozionante e universale della condizione umana.
Dal Festival di Cannes al cinema
Mohamed Kordofani debutta alla regia e in un festival internazionale con Goodbye Julia, presentato nella sezione Un Certain Regard. Il film, ricco di significato, è immerso nella storia recente del Sudan e affronta tematiche di espiazione e perdono attraverso il racconto di due donne. Tuttavia, la pellicola va oltre la dimensione personale, rivelando le profonde criticità della società sudanese, segnata da disuguaglianze e razzismo, che influenzano il comportamento e le motivazioni di ogni personaggio, dando vita a un dramma domestico intenso e commovente.
Kordofani è stato accolto con numerosi applausi, insieme al cast, dopo la proiezione. Il suo film riesce a bilanciare perfettamente l’intimità emotiva dei personaggi con la complessità del contesto sociopolitico in cui si muovono.
Goodbye Julia: la sorellanza tra donne
Le protagoniste, Mona e Julia, sono figure ben costruite, rappresentanti di due anime tormentate in lotta per sopravvivere in una società che le marginalizza, soffocando il loro potenziale e impedendo loro di realizzarsi. Le barriere religiose e sociali si combinano per creare un clima di repressione e negazione dell’individualità.
Mona è una donna insoddisfatta, un’ex musicista che si rifugia nelle menzogne per sopravvivere in una realtà soffocante, mentre Julia, originaria del Sud, subisce il peso del razzismo. È madre di un bambino e sogna di completare i suoi studi. Il legame che si sviluppa tra loro va oltre i sensi di colpa e le menzogne: si tratta di una sorellanza profonda, raccontata con autenticità, senza eccessi retorici. Le interpretazioni di Eiman Yousif e Siran Riak sono notevoli, caratterizzate da una delicatezza e un’intensità che rendono il film ancora più toccante.
Premio della Libertà al Festival di Cannes 2023
Primo film sudanese presentato in selezione ufficiale al Festival di Cannes dove ha vinto nel 2023 il Premio della Libertà nella sezione Un Certain Regard, eletto nel 2024 sempre al Festival di Cannes come Miglior Film arabo e Miglior sceneggiatura ai prestigiosi Arab Critics Awards for Arab Films, Goodbye Julia opera prima del regista sudanese Mohamed Kordofani, arriva finalmente nelle sale italiane.
Candidato all’ Oscar per il Sudan dal Comitato Nazionale sudanese operante in esilio, e vincitore di numerosi e significativi premi nei festival di tutto il mondo, il film ha colpito critica e pubblico per la sua storia intrigante e avvincente che intreccia un evento drammatico privato con le vicende storiche e sociali di un intero Paese. L’ incontro e l’improbabile amicizia di due donne sudanesi, una del Nord e una originaria del Sud unite da una drammatica casualità, si innesca sullo sfondo delle tensioni che porteranno alla definitiva scissione nel Paese e creazione, nel 2011, dello stato del Sud Sudan.
Goodbye Julia sarà distribuito da Satine Film a partire dal 24 ottobre con il Patrocinio di Amnesty International Italia
Con uno stile cinematografico accattivante e incalzante Mohamed Kordofani porta alla luce la storia di un Paese di cui poco si conosce, evidenziandone tutte le criticità salienti come il razzismo radicato e le diversità religiose che hanno alimentato uno scenario politico esplosivo fino a provocarne una irrimediabile frattura interna.
Al tempo stesso, attraverso la storia intima e personale dei suoi protagonisti, Kordofani propone riflessioni su sentimenti universali come l’odio, la disonestà, l’ espiazione e il perdono, evidenziando ancora una volta come, in talune culture, le donne debbano capitolare al patriarcato per sopravvivere e come, la solidarietà femminile sia una strada percorribile per l’ affermazione della propria libertà e indipendenza.
La trama di Goodbye Julia
Alla vigilia della secessione del Sud Sudan nel 2011, Mouna (Eiman Yousif), una donna benestante di Karthoum, provoca involontariamente la morte di un giovane uomo del Sud e, distrutta dal senso di colpa, assume Julia (Siran Riak), la sua ignara moglie, come domestica per aiutarla economicamente e redimere così il proprio peccato. Ma con il trasferimento di Julia e del piccolo Daniel a casa di Mouna inizia per quest’ ultima un percorso ad ostacoli che per lei sarà sempre più difficile fronteggiare e al quale sarà sempre più difficile sfuggire.
Un rapporto di improbabile e inconsapevole complicità si innesca infatti tra le due donne in un crescendo che finirà per cambiare per sempre le vite di entrambe. Goodbye Julia sarà distribuito da Satine Film a partire dal 24 ottobre con il Patrocinio di Amnesty International Italia.