
Un cold case ispirato ad una vicenda reale che sconvolse l’Italia, tra i segreti della Valle Argentina e le ombre della memoria.
Il banchiere nero e la bambina scomparsa. Dopo il successo delle precedenti opere, l’autore firma un noir intenso e inquietante, ambientato fra Triora, il leggendario “paese delle streghe” segnato dal processo per stregoneria del 1587, la suggestiva Valle Argentina e la città di Sanremo, crocevia di contrasti, luci e ombre del Ponente ligure.

Al centro della trama, un cold case: il rapimento e l’uccisione di una bambina, avvenuta decenni prima e mai chiarita del tutto. Sarà il “banchiere nero” Raoul Sforza, protagonista della saga letteraria creata da Ferrario, a decidere di riaprire il caso e a indagare in maniera non convenzionale tra silenzi, omertà e memorie che nessuno vorrebbe riportare alla luce. Questo romanzo segna la quinta indagine di Sforza, figura affascinante e controversa che si muove sul sottile confine tra giustizia e vendetta.

La vicenda trae ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto: il rapimento e l’omicidio di Maria Teresa Novara, avvenuto a Canale d’Asti in provincia di Cuneo, nel 1968. Una storia che allora sconvolse l’Italia intera e che oggi Ferrario rielabora in chiave narrativa, restituendo tutta la drammaticità e le domande rimaste senza risposta.
Con uno stile asciutto e preciso, l’autore intreccia storia, cronaca e tradizione popolare, trasformando la Valle Argentina, Triora e Sanremo in scenari ricchi di suggestioni, dove il confine tra realtà e mito diventa labile.
Il banchiere nero e la bambina scomparsa – Fratelli Frilli Editori – pag.300 coll. SuperNoir Bross euro 18,90