Premio gentilezza nel ricordo di Andrea Benna che si era diplomato all’Istituto G. Galilei – R. Luxemburg. La cerimonia di premiazione. I genitori hanno istituito la borsa di studio in sua memoria, oggi alla sua VI edizione.
L’Istituto Tecnico G. Galilei – R. Luxemburg è la prima comunità scolastica costruttrice di gentilezza a Milano
L’Istituto Tecnico Professionale G. Galilei – R. Luxemburg è la prima comunità scolastica costruttrice di
gentilezza ad essere stata riconosciuta a Milano. Infatti, nella giornata di lunedì 2 febbraio 2024, la
Dirigente Scolastica, la prof.ssa Annamaria Borando, ha sottoscritto il patto di partecipazione al progetto nazionale Costruiamo Gentilezza, rappresentato per l’occasione da Daniela Ferro e dal presidente Luca Nardi.
In questo modo, anche l’Istituto Tecnico G. Galilei è entrato ufficialmente a far parte della
rete nazionale Costruiamo Gentilezza, soprattutto grazie all’organizzazione della sesta edizione della borsa di studio “Andrea Benna”, quest’anno dedicata al Premio gentilezza.
La borsa di studio sul tema “Mostra la tua gentilezza!”, è stata promossa dall’istituto
scolastico, e rivolta a tutti gli studenti. I partecipanti hanno creato opere letterarie, grafiche e fotografiche, a partire da una specifica domanda: Che volto ha la gentilezza?
Curatori dell’organizzazione del concorso, i professori Carla Verrone, Franco Greco e Maria Igini, che sono stati anche gli insegnanti di Andrea Benna.
Grazie a questo premio, il ricordo del giovane rimane vivo. A sostenere la borsa di studio Emanuela e
Daniele Benna, genitori di Andrea.
La mamma di Andrea, lo ha ricordato con parole dolci e piene d’amore: “Mio figlio è sempre stato altruista e gentile, amava essere inclusivo col prossimo”.
La VI edizione della borsa di studio Andrea Benna dal titolo “Mostra la tua gentilezza!
Dopo la sottoscrizione del patto di gentilezza, gli studenti iscritti al concorso hanno registrato dei vocali raccontando com’è, secondo loro, il volto della gentilezza. I messaggi audio sono stati parte integrante del programma radiofonico Spazio Costruiamo Gentilezza, in onda nella stessa sera di giovedì 15 Febbraio, dalle 19 alle 21, su Radio Spazio Ivrea.
Il concorso nel ricordo di Andrea ha avuto un grandissimo successo grazie alla partecipazione di ben 40
studenti e a un’aula magna colma di giovani di tutte le classi e le età. Nella mattinata di giovedì 15 febbraio, infatti, a scuola si sono svolte le premiazioni delle 4 opere vincitrici della borsa di studio. A tutti gli altri studenti partecipanti è stato conferito un attestato di partecipazione.
Premio alla gentilezza Andrea Benna: la cerimonia di premiazione
Prima della cerimonia di premiazione, un momento speciale dedicato al ricordo e alla memoria di Andrea
da parte dei suoi genitori. L’intervento è terminato con la testimonianza d’affetto di alcuni amici del
giovane.
Nella foto che scorre dietro il palco della scuola, il volto di Andrea Benna col sorriso pare proprio invitare
tutti ad essere gentili e altruisti gli uni verso gli altri. Chi lo conosceva ha testimoniato che Andrea era un ragazzo dal cuore grande, ottimista e aperto alla vita. Dopo la sua scomparsa, oggi il suo ricordo resta vivo più che mai grazie all’impegno della comunità scolastica dell’Istituto Galilei e a quello dei suoi genitori, che da sei anni tengono viva la sua memoria con il concorso borse di studio in suo onore.
Durante la cerimonia di premiazione, ci sono stati tanti momenti di grandi emozioni, momenti di interventi e riflessioni sulle pratiche gentili da parte degli studenti. Protagonisti assoluti sono stati dunque i ragazzi che hanno espresso i loro valori di altruismo, bellezza, amicizia e speranza per un mondo sempre più gentile. Tra i vari significati espressi negli elaborati degli studenti, una gentilezza percepita come ricchezza fatta di modi, atteggiamenti, gesti e parole, che non costano niente ma che valgono tantissimo per chi li riceve.
La borsa di studio Andrea Benna, ogni anno apre una finestra su un tema fatto di buoni propositi, creatività e speranza per un futuro fatto di sorrisi. E di anno in anno, grazie allo stesso sorriso di Andrea, il concorso instilla nei giovani non solo un forte desiderio di inclusione e condivisione, ma anche sentimenti di solidarietà e vicinanza al prossimo, ossia la vera eredità che Andrea ci ha lasciato.