Teatro Litta, dall’11 al 28 gennaioe 2024, in scena Zio Vanja. Cechov crea sinfonie e movimenti dell’animo umano come nessun scrittore moderno di teatro ha mai fatto. 

Screenshot_20240108_230330_Docs-717x1024 Teatro Litta: Zio Vanja (scene di vita) di Anton Cechov

Zio Vanja dall’11 gennaio 2024 al Teatro Litta

Uno spettacolo teatrale con tutta la verità, l’onestà e il destino che una scelta del genere comporta. Ma che è anche una prova di vita teatrale. Un progetto anomalo e fuori dalle convenzioni della pratica consueta: da un’idea di Antonio Syxty, con la regia di Antonio Syxty e Claudio Orlandini.

Chi è Antonio Syxty

Antonio Syxty ha sempre manifestato un talento artistico poliedrico. Dalle opere su carta negli anni ’70 alla art-performance, nel decennio successivo il suo percorso si orienta verso il teatro, trasformandolo in una piattaforma comportamentale e capace di sfidare i confini dell’identità fra realtà e finzione.

Teatro Litta: il teatro a portata delle nuove generazioni

In scena al Teatro Litta vedremo un gruppo di attori riuniti nella vita dalla missione di insegnare il teatro alle nuove generazioni attraverso una scuola. Lo fanno già tutti i giorni e da molti anni. Poi un giorno arriva Antonio Syxty, un uomo che nella vita non ha fatto l’attore o il formatore, ma solo il regista. A questo punto, Syxty propone al gruppo di impersonare quelle scene di vita che ci sono in Zio Vanja di Anton Cechov, uno dei capolavori del teatro contemporaneo. Così è nata la sua idea. Un’idea semplice: quella che Pietro De Pascalis potesse incaricarsi di essere Zio Vanja, e procedendo in questa via Debora Virello potessero essere Sonja, Fernanda Calati potesse essere Marina (la balia) e Maurizio Salvalalio potesse incaricarsi di essere Astrov.

Questo gruppo di persone sono stati e sono ad oggi attori, ma soprattutto sono formatori, testimoni di un mestiere come è quello del teatro.  Queste persone sono gli insegnanti di una scuola che esiste da 50 anni a Milano: Grock Scuola di Teatro. Mancavano però dei personaggi di Zio Vanja,  i due “estranei”, che si rivelano tali anche nella narrazione di Cechov: il Professore (in pensione) Serebrjakov e la sua giovanissima moglie Elena Andreevna. E così sono entrati nel gruppo anche Gaetano Callegaro e Margherita Caviezel

Il teatro Litta incrocia destini

La compagnia è pronta ma adesso cosa potrà succedere? Che “la vita vera”, condivisa attraverso il teatro come destino e lavoro diventi la vita che Cechov racconta in quelle scene di campagna e che Antonio Syxty ha chiamato scene di vita? Per fare in modo che tutto si realizzasse si è unito un “complice”, che conosceva già tutti gli attori come persone e come attori. Per questo e’ arrivato Claudio Orlandini, votato anche lui all’insegnamento, che nella vita ha fatto e fa il regista.  Questa rappresentazione di Zio Vanja sarà diversa perché nata dai rapporti della vita vera di coloro che hanno deciso di raccontarsi attraverso i personaggi del più grande autore contemporaneo del teatro moderno.

2Photo_Fabio-Benato-1024x575 Teatro Litta: Zio Vanja (scene di vita) di Anton Cechov

Perché Zio Vanja di Cechov?

Una ragione è quella del “tempo”. In Cechov c’è il rapporto con il tempo che è misterioso e determinante. Il tempo nel suo scorrere degli anni, le età, gli avvenimenti. Ma anche il tempo delle stagioni e quello atmosferico con temporali, schiarite, piogge, sole, afa.  E poi c’è lo scorrere del tempo attraverso le ore del giorno e della notte, quando non si riesce a dormire e si parla, ci si lamenta, si fanno discorsi di “bassa filosofia”.  Attraverso i suoi drammi, attraverso le battute dei suoi personaggi, Cechov crea delle sinfonie. Cechov è un compositore dei movimenti dell’animo umano e riesce a farlo suonare (e risuonare) come nessuno scrittore moderno di teatro ha mai fatto.
Le sue battute sono note musicali che procedono in minuetti, in assoli, in concertati, che si ripetono, si avvicendano in variazioni sullo stesso tema, fino a commuovere l’animo di chi ascolta, in accordo con quello di chi racconta e parla di sé. “Il guaio di noi che lo abbiamo messo in scena – racconta AntonioSyxty – nel comportamento del palcoscenico è quello di aver pensato con insistenza di dare vita e forma solo ai personaggi creati da Cechov e non alle loro anime, che sono imprendibili, sfuggenti, ma drammaticamente vere, reali, come sono quelle di chi è seduto in sala“.

4Photo_Fabio-Benato-1024x576 Teatro Litta: Zio Vanja (scene di vita) di Anton Cechov

Zio Vanja, tra le opere più importanti di Cechov

Il dramma è stato scritto nell’autunno del 1897 da Anton Pavlovič Čechov. È considerata una delle sue opere più importanti. Capolavoro assoluto del teatro cechoviano, nei quattro atti si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppo di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l’indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l’indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente, rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca.

La commedia intreccia temi ricorrenti nelle opere maggiori di Čechov. Zio e nipote vivono una vita di lavoro e di affetti silenziosi e rinuncia alle speranze segrete. Quando il professore arriva con la sua seconda moglie Elena, la vita di campagna viene turbata: emergono le frustrazioni di Elena, delusa dalla vanità presuntuosa del marito, ma decisa a non rispondere all’amore di Vanja e al corteggiamento del dottor Astrov, di cui è segretamente innamorata Sonja. All’amarezza delle illusioni (di Sonja, di Elena, di Vanja e del dottore) si accompagna una riflessione di fondo sul senso della vita degli individui e sulle trasformazioni sociali (e anche sul rapporto fra uomo e natura). Quando Elena e il professore torneranno alla loro vita cittadina, ai più consapevoli Vanja, Sonja e Astrov, ecologista profetico, non resterà che tornare al silenzio operoso e rassegnato della loro solitudine.

Zio Vanja, Teatro Litta

Teatro Litta, martedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30 – Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45 – Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic oppure sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Screenshot_20240108_233858_Docs-1024x663 Teatro Litta: Zio Vanja (scene di vita) di Anton Cechov