
CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO
Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro ideazione e drammaturgia di Fabrizio Gifuni
si ringraziano Nicola Lagioia e il Salone internazionale del Libro di Torino, Christian Raimo per la collaborazione, Francesco Maria Biscione e Miguel Gotor per la consulenza storica.

Memoriale di Aldo Moro
Dopo averne vestito i panni nelle opere di due grandi registi del cinema italiano Romanzo di una strage (2011) Marco Tullio Giordana ed Esterno notte (2022) di Marco Bellocchio, Fabrizio Gifuni torna ad incarnare Aldo Moro nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti. Dal 9 all’11 maggio Con il vostro irridente silenzio, da lui scritto e diretto a partire dallo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia; il cosiddetto memoriale di Aldo Moro.

Nel periodo di detenzione attuato per mano delle Brigate Rosse, tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978, giorno del ritrovamento del corpo esanime, Aldo Moro scrive instancabilmente giorno e notte, lettere che non verranno mai recapitate, lettere recapitate ma mai divulgate, ma anche scritti rinvenuti successivamente nel 1990.
Parla, ricorda, scrive, risponde, interroga, confessa, accusa, si congeda. Moltiplica le parole su carta: scrive lettere, si rivolge ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle istituzioni; annota brevi disposizioni testamentarie. E insieme compone un lungo testo politico, storico, personale – un memoriale – partendo dalle domande poste dai suoi carcerieri.

La stampa
La stampa, in modo pressoché unanime, martellò l’opinione pubblica sconfessando le sue parole, mentre Moro urlava dal carcere il proprio sdegno per quest’ulteriore crudele tortura. A distanza di quarant’anni il destino di queste carte non è molto cambiato. Poche persone le hanno davvero lette, molti hanno scelto di dimenticarle.
I corpi a cui non riusciamo a dare degna sepoltura tornano però periodicamente a far sentire la propria voce. Le lettere e il memoriale sono oggi due presenze fantasmatiche, il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre.
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it