Agricoltori: non si ferma l’agitazione di coltivatori e allevatori che anche oggi sfilano con i loro trattori per le strade e alle uscite autostradali. Le richieste e le segnalazioni di costi di produzione ingestibili e remunerazioni basse.
Agricoltori in protesta da Nord a Sud
La protesta degli agricoltori continua. Dopo giorni di sfilate di protesta spontanee a bordo trattori, da nord a sud, oggi coltivatori e allevatori tornano per le strade a protestare. L’agitazione è prevista in Lombardia, Toscana, Sardegna, Umbria e Lazio. Gli agricoltori italiani, ancora una volta, tornano sulle strade con i loro trattori. Infatti, martedì 30 gennaio sono previsti nuovi sit-in di protesta, soprattutto alle uscite autostradali. L’agitazione servirà a ribadire le loro richieste ad autorità nazionali e locali, oltre che a segnalare costi di produzione ormai insostenibili e basse remunerazioni. La linea segue quanto già successo sia in Francia che Germania.
Gli agricoltori di tutta Europa si agitano
In Europa e in Italia sono ormai giorni che gli agricoltori protestano contro “L’Europa e la sua burocrazia, contro i costi del carburante che crescono sempre più e sul nuovo Green Deal, che penalizzerebbe il settore agricolo”. La mobilitazione di martedì 31 gennaio riguarda il movimento “Riscatto Agricolo”, un movimento autonomo spontaneo e apolitico, così come loro si definiscono, che avrebbe anche preso le distanze dalle organizzazioni agricole di vecchia data. In sostanza, sono gruppi di contadini che interagiscono tra loro via social nelle varie province italiane da nord a sud. Le loro forme di protesta non hanno al momento provocato alcuna tensione o violenza particolare. Alcuni di loro hanno fatto sapere che: “Non vogliamo fare blocchi stradali, noi chiediamo sempre le autorizzazioni, ma se non ci daranno risposte andremo avanti”, aggiungendo poi: “Siamo compatti e vogliamo che la nostra voce sui territori comunali, provinciali e anche a livello nazionale venga ascoltata. Facciamo manifestazioni pacifiche senza creare danni. Ma siamo disposti ad andare avanti per salvare le nostre aziende e le nostre famiglie”.
Agricoltori protesta di martedì 31 gennaio: i comuni interessati
L’agitazione degli agricoltori di oggi riguarderà molti comuni lombardi. Tra questi ci sono Bergamo, Brescia e Mantova. proteste previste anche in Sardegna, a Cagliari, Oristano e Olbia. In Toscana, invece, i trattori sfileranno in Val di Chiana e Navacchio. Agitazioni in vista anche ai caselli autostradali di Orvieto e Orte nel Lazio. La loro protesta è contro “Le imposizioni della Comunità Europea che rischiano di farci chiudere. Così non possiamo più lavorare” sottolineano gli agricoltori che in merito alla politica europea ribadiscono: “Ci ha imposto il 4% di superficie non coltivabile”. Proteste o meno, gli agricoltori italiani affermano che comunque nulla sarà nel segno della violenza: “Invitiamo tutti a tenere comportamenti corretti, rispettosi e collaborativi con le forze dell’ordine. Chi si comporterà diversamente, ne risponderà personalmente. La nostra protesta intende portare all’attenzione di tutti i problemi del nostro settore, con ferma decisione ma nel modo più professionale possibile. Vi preghiamo di aiutarci a non avere violenti e sabotatori dentro le nostre manifestazioni”, scrivono gli organizzatori che inoltre aggiungono: ” intrusioni di violenti e sabotatori all’interno della manifestazione” avvertono i coordinatori del movimento, aggiungendo: “Sono accettate solo bandiere col tricolore nazionale italiano e slogan riguardanti le problematiche italiane”.