Don Chisciotte della Mancia, un concerto che porta sul palco dell’Auditorium di Milano la cultura spagnola, stavolta con uno dei massimi capolavori della letteratura universale di Manuel Cervantes.

 Don Chisciotte, 5-7 aprile, Auditorium di Milano

Il grande poema sinfonico di Richard Strauss ispirato al capolavoro di Cervantes

Don Chisciotte, il grande poema sinfonico di Richard Strauss ispirato al capolavoro di Cervantes, caposaldo della letteratura moderna, sul podio della Sinfonica. Il talento di Roderick Cox, insieme a Tobia Scarpolini al violoncello e Miho Yamagishi alla viola.

Don Chisciotte”, venerdì 5 (ore 20) e domenica 7 aprile (ore 16), vede l’omonimo poema sinfonico di
Richard Strauss appaiato con la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven.

Dopo l’appuntamento “Viaggi spagnoli”, interamente a tema iberico, ancora un concerto che porta
sul palco dell’Auditorium di Milano la cultura spagnola,
stavolta con uno dei massimi capolavori
della letteratura universale, il Don Chisciotte della Mancia di Manuel Cervantes, trasposto in
musica da Richard Strauss nel 1897 con una partitura di spiccato virtuosismo, che dà modo a
un’orchestra e ai suoi solisti di mostrare una infinita varietà timbrica e una enorme quantità di
spunti musicali.

Tobia-Scarpolini-foto-Angelica-Concari_06-1024x576 Don Chisciotte, 5-7 aprile, Auditorium di Milano

Variazioni fantastiche su un tema di carattere cavalleresco

Il Don Quixote riporta come sottotitolo la dicituraVariazioni fantastiche su un tema di carattere
cavalleresco
”, e si iscrive nella fase ultima e più matura della produzione orchestrale straussiana,
distinta dalla forma prediletta del Poema sinfonico: anche qui è un soggetto extramusicale a
mettere in moto la fantasia del compositore e a guidarlo nella costruzione musicale.

Dal punto di vista formale si assiste qui a una novità rispetto ai precedenti poemi sinfonici: Strauss adotta infatti la forma della Variazione (Introduzione cui seguono l’esposizione del Tema, dieci estese Variazioni
e il Finale), che gli sembra la più appropriata a dare carattere e sostanza alla sua interpretazione
sonora dell’eroe di Cervantes
Un organico mastodontico, che prevede fiati a tre più il controfagotto, sei corni, una tuba tenore e
una bassa, e una vasta schiera di percussioni e batteria,
inclusi un tamburello e una macchina del vento; oltre naturalmente agli archi, fra i quali emergono la viola e il violoncello con funzioni
solistiche. Ne deriva una magnifica orchestrazione che si indirizza verso fini espressivi adeguati al
clima fantastico e tragicomico del soggetto.

Roderick-Cox Don Chisciotte, 5-7 aprile, Auditorium di Milano

Don Chisciotte, un personaggio dal duplice volto

Don Chisciotte è infatti per Strauss un personaggio dal duplice volto: comico e tragico nello
stesso tempo. Eroe soccombente nella lotta impari col mondo ostile perché incapace di fondere
realtà e fantasia
; ma nello stesso tempo inquieto e generoso ricercatore di verità e di identità che,
se esistono soltanto nella sua immaginazione, ne nobilitano gli slanci e ce li fanno apparire sotto
una maschera tragica che cattura la nostra simpatia. Per l’occasione, i due solisti sono Tobia
Scarpolini al violoncello e Miho Yamagishi alla viola, Professori e prime parti dell’Orchestra
Sinfonica di Milano.

Fa da pendant a questa composizione la Sinfonia n.7 in La maggiore op. 92, una delle più amate
dal pubblico e dai musicisti,
capolavoro senza tempo, una delle vette inusitate del sinfonismo di
tutti i tempi. Richard Wagner la definirà comeun’apoteosi della danza nella sua massima
essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni ideali
”, in cui ogni movimento è una gemma preziosa
del repertorio. Si pensi in particolare all’Allegretto, un capolavoro d’invenzione melodica, che
sembra una marcia funebre ma una marcia funebre non è.
Sul podio, a concertare questo magnifico programma, sarà Roderick Cox, grande talento,
vincitore dell’edizione del 2018 del Sir Georg Solti Conducting Award promosso dalla Solti
Foundation
. Il direttore americano è stato descritto come “l’avanguardia della direzione
d’orchestra
” (Minnesota StarTribune), e “il cui gesto, anche quando acquisisce più drammaticità,
risulta efficace e strettamente controllate, con un’intensità e una concentrazione avvincenti.