Caso Ilaria Salis: il premier ungherese ha incontrato a Bruxelles Giorgia Meloni. La strategia per riportarla in Italia.

meloni-orban-caso-ilaria-salis-1024x576 Ilaria Salis: Meloni incontra Orban, cosa si sono detti

Ilaria Salis: Viktor Orban incontra Giorgia Meloni a Bruxelles cosa si sono detti

Mercoledì 31 gennaio a Bruxelles, Orban ha incontrato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per parlare del caso di Ilaria Salis, detenuta in carcere in Ungheria. Orban ha affermato: “L’unica cosa che sono legittimato a fare in merito a Ilaria Salis, è esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento”. 

Poi ha aggiunto: “La detenuta italiana non è stata isolata dal mondo“. Inoltre, avrebbe anche riferito che Budapest ha fatto sapere di aver applicatoMisure adeguate alla gravità dell’accusa del reato commesso“. L’incontro tra i due alleati alle prossime elezioni europee è avvenuto nella serata di mercoledì 31 gennaio in un albergo nel centro di Bruxelles.

Oltre al caso di Ilaria Salis, i due hanno parlato della questione degli aiuti a Kiev, tema che sarà al centro oggi, 1 febbraio, al vertice Ue. In seguito, Orban ai cronisti ha detto di cosa ha parlato con Meloni riguardo al caso Salis: “Le ho riferito che ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo. Non è corretto dire così. Ho fornito a Giorgia Meloni tutti i dettagli del caso Ilaria Salis. Ho chiarito che nel sistema ungherese la magistratura non dipende dal Governo ma dal Parlamento. Il sistema giudiziario è indipendente dal Governo”.

La strategia di Giorgia Meloni per riportare Ilaria in Italia

Ilaria Salis dall’11 febbraio 2023 è nelle carceri di Budapest, in Ungheria. La donna è accusata di lesioni aggravate nei riguardi di alcuni manifestanti della destra estrema. Dopo aver visto le foto di Ilaria incatenata mani e piedi e con un guinzaglio catena in vita, le polemiche sulle condizioni di detenzione nel carcere ungherese sono state molte. Il focus delle polemiche si è incentrato sul rispetto dei diritti umanitari dei detenuti. Ilaria Salis, 39 anni e insegnante a Monza, rischia 24 anni di prigione. Il miglioramento delle condizioni di detenzione della Salis in Ungheria e le relative soluzioni non sembrano, però, essere raggiungibili nell’immediato.

L’Italia punta ad abbreviare i tempi del processo, anche se al momento sembra si stiano allungando. L’obiettivo dell’Italia è giungere quanto prima ad una sentenza e, quando arriverà la condanna, tentare di ottenere un decreto di espulsione che riporti così in Italia l’insegnante. In via teorica l’espulsione è possibile, ma l’estradizione assolutamente no, perché la Salis in Italia non ha mai avuto condanne. Sul tema dell’espulsione, è intervenuto ieri il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani che ha detto: “L’estradizione è impossibile perché non ha mai avuto condanne in Italia. Tuttavia, può essere espulsa dall’Ungheria in caso di condanna. Se l’autorità giudiziaria ungherese metterà Ilaria Salis ai domiciliari, in seguito lei può chiedere di scontarli in Italia. Ma non si può passare dal carcere in Ungheria ai domiciliari in Italia“, ha concluso il ministro.

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