Strage di Capaci: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro morirono in uno dei più terribili attentati di mafia. Oggi la commemorazione

strage-di-Capaci Strage di Capaci: 32 anni dopo la morte di Giovanni Falcone

32 anni dopo la morte del giudice Falcone

Strage di Capaci: oggi, 23 maggio 2024, le commemorazioni in memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre poliziotti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

La premier Giorgia Meloni ha ricordato l’anniversario con un messaggio sui suoi profili social: “Ricorre oggi il 32esimo anniversario della strage di Capaci. Giovanni Falcone ci ha insegnato che ‘gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini’. Fare ogni giorno tesoro di queste parole è il modo migliore che tutti noi abbiamo per onorare il sacrificio di chi ha perso la vita a Capaci quel 23 maggio 1992

Non disperdere i loro insegnamenti, il loro coraggio, portare avanti quei valori di Libertà, Giustizia e Legalità che hanno reso immortali: più forti del tritolo e delle bombe di vigliacchi criminali senza scrupoli. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e tutti gli altri eroi che hanno combattuto per una società libera dall’oppressione mafiosa, vivono ancora e per sempre nei nostri cuori. Le loro idee camminano sulle nostre gambe e su quelle di chi verra’ dopo di noi. Contro ogni mafia, sempre” ha concluso.

giovanni-falcone-1024x576 Strage di Capaci: 32 anni dopo la morte di Giovanni Falcone

Strage di Capaci: le parole di Maria Falcone

La Fondazione Falcone si trova oggi a Palazzo Jung. Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia ha dichiarato: “Per me è come se fosse ieri,  però oggi qui abbiamo un motivo in più per essere soddisfatti. Questo museo è frutto dell’attività svolta dalla fondazione in questi ultimi anni. Una lezione di legalità perenne e continua. Voglio lanciare il messaggio che i ragazzi devono rendersi conto che la mafia è un grosso problema tutt’ora. Come vediamo la mafia continua a fare affari. Sono rimasta perplessa del fatto che ha trasportano la droga con un sottomarino telecomandato, questa è la nuova mafia, la mafia dei giovani che hanno studiato, perché la mafia non muore se non la combatti” ha sottolineato Maria durante l’inaugurazione del Museo del presente, trasmessa in diretta Rai fino alle 11.45.

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Commemorazioni in tutta Italia. Alle 17.58, manifestazione sotto l’Albero Falcone, davanti alla casa di via Notarbartolo

Oggi le commemorazioni si svolgeranno da Nord a Sud dello Stivale.

Alle 17.58, l’ora in cui avvenne la strage, si svolgerà la manifestazione sotto l‘Albero Falcone. L’iniziativa è davanti alla casa di via Notarbartolo in cui abitavano il magistrato e la moglie. Alle 19, invece, sarà celebrata la messa di suffragio nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto il servitore dello Stato.

Cinquemila studenti in piazza a Palermo. Sono gli studenti di 56 istituti, che insieme ai rappresentanti dell’Anm e dell’Ordine degli avvocati, si uniscono nella Rete per la cultura antimafia nella scuola. Insieme, formeranno una catena umana davanti al tribunale e ricorderanno le vittime della strage. 

A Capaci, invece, apre al pubblico MuST23 nella stazione ferroviaria in disuso, trasformata in un museo immersivo che conduce sul luogo della strage attraverso immagini della Rai girate poco dopo l’esplosione e con la mostra fotografica dell’ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino”.

Mattarella: “La mafia si può sconfiggere, bisogna tenere alta la guardia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 32esimo anniversario della strage di Capaci ha dichiarato: “Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno”. Mattarella ha poi aggiunto: “I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti“.