Ddl Calderoli via libera al Senato. Nel testo ci sono le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Calderoli: “Verso passo storico”.

senato-palazzo-madama-1_1706047270104 Ddl Calderoli approvato in Senato, al via l'autonomia per le regioni

ddl Calderoli e autonomia differenziata Regioni

Approvato in Senato il ddl Calderoli sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione..

I voti favorevoli sono stati 110, mentre 64 i contrari e 3 gli astenuti. In aula durante la votazione ci sono stati momenti di tensione, tanto che il presidente di turno Gian Marco Centinaio ha dovuto sospendere l’Aula durante la votazione.

Grande soddisfazione nel partito di Matteo Salvini


Nel partito di Salvini c’è aria di grande soddisfazione. Il vero protagonista della riforma resta però il ministro Roberto Calderoli che dopo il voto, con entusiasmo ha riferito: “Con l’approvazione dell’autonomia in Senato si è compiuto un altro passo avanti verso un risultato storico. Un fatto importantissimo e atteso da troppo tempo. Avevo previsto che oggi sarebbe stata una bella giornata, e così è stato. Questa è una risposta che dovevo a quelle 14 regioni su 15 a statuto ordinario che ce l’avevano chiesto” ha detto Calderoli.

Risultato storico sia per Attilio Fontana che per Luca Zaia

Grande soddisfazione anche da parte del presidente della Lombardia Attilio Fontana, che dal Veneto di Luca Zaia. Matteo Salvini ha rimarcato l’enorme passo avanti: ” Andiamo verso un Paese più moderno ed efficiente, nel rispetto della volontà popolare espressa col voto al centrodestra che lo aveva promesso nel programma elettorale, dai referendum di Lombardia e Veneto e dalle richieste dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane” ha sottolineato, poi il vicepremier ha rivolto un pensiero per Bobo Maroni.

Cosa prevede il testo

Il testo del ddl Calderoli prevede l’attuazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. Sulla base di intesa fra lo Stato e la regione interessata, possono essere attribuite alle regioni a statuto ordinario che lo richiedono, forme e condizioni particolari di autonomia in 23 materie: dell’istruzione alla Salute, dallo Sport all’Ambiente, senza tralasciare Trasporti, Energia, Commercio Estero e Cultura. In sostanza, l’autonomia differenziata prevede la possibilità da parte delle regioni di trattenere il gettito fiscale legato alle erogazioni dei servizi per l’utilizzo, poi, delle stesse quote sul proprio territorio. Le funzioni autonome saranno attribuite dopo aver determinato I cosiddetti Livelli essenziali delle prestazioni. L’obiettivo è quello di evitare squilibri economici tra le stesse regioni. Procedura e tempo per l’intesa tra Stato e regione deve durare almeno 5 mesi. Le intese potranno invece durare anche 10 anni. Si potranno rinnovare o terminate prima, ma con un preavviso di 12 mesi.