La solitudine dei non amati: Wanted Cinema porta in sala un racconto profondo e universale firmato da Lilja Ingolfsdottir

Screenshot_20250501_204912_Gmail-653x1024 La solitudine dei non amati: il dolore dell’abbandono e la rinascita interiore

Quando l’amore non basta più

La solitudine dei non amati, dal 30 aprile arriva nei cinema. Il film è distribuito da Wanted Cinema e firmato dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir. Con un cast d’eccezione – Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem – il film si inserisce nel solco della miglior produzione nordica. Con toni intimisti e una narrazione che indaga le fragilità dell’animo umano, il racconto promette di tenere il pubblico incollato al grande schermo.

La solitudine dei non amati, dai produttori de la persona peggiore del mondo

La pellicola racconta la storia di Maria, una donna divisa tra il ruolo di madre, il lavoro e un matrimonio che si sgretola sotto il peso della quotidianità.

Il marito Sigmund, assente per motivi professionali, le chiede il divorzio, costringendola a un doloroso confronto con se stessa. Inizia così un viaggio emotivo tra dolore, ricordi repressi e la riscoperta di un rapporto complesso con la madre, nodo fondamentale per comprendere le sue insicurezze. Il film mette a nudo il lento processo di rinascita interiore, in cui lasciar andare diventa l’unica via per ritrovare la propria autenticità.

Screenshot_20250501_204929_Gmail La solitudine dei non amati: il dolore dell’abbandono e la rinascita interiore

CinemaTerapia: un progetto per riscoprire sé stessi

La solitudine dei non amati non è solo un film: è l’incipit di un percorso. Nasce così CinemaTerapia, un’iniziativa che unisce arte e benessere psicologico. Chi acquista il biglietto del film potrà accedere a un primo incontro gratuito con uno psicologo, attraverso una piattaforma dedicata. Inoltre, sono previsti appuntamenti speciali in sala, dove esperti incontreranno il pubblico per approfondire i temi emersi dalla pellicola e rispondere alle loro domande.

Questo progetto conferma il potere del cinema di agire come strumento di consapevolezza e cura, offrendo agli spettatori la possibilità di riconnettersi con le proprie emozioni più profonde e affrontare le ferite invisibili con nuovi strumenti.